La villa di Positano è l’unico posto che Milena riesce a chiamare casa. Cresciuta li insieme al nonno, ne conosce ogni angolo, come il maestoso ingresso circondato da dodici specchi dalle cornici d’argento intarsiate. Milena li ha sfiorati mille volte in cerca di chissà quali risposte, ma quel giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio nascosto che apre una porta su una piccola stanza. All’interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome della protagonista, non riesce a crederci. È un nome proibito in casa, il nome di sua nonna, che all’improvviso è scappata in America senza
lasciare traccia. Tra quelle carte, scopre che la donna era un’attrice nell’epoca d’oro della Dolce Vita romana e che i suoi sogni erano vicinissimi ai propri. Perché anche Milena vuole calcare il palcoscenico, ma ha paura di mettersi in gioco. Leggere della nonna è come leggere di se stessa. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che raccontano qualcosa di misterioso, di minaccioso. Milena non può fare a meno di chiedersi cosa sia successo e perché nessuno le abbia mai parlato della nonna. C’è solo una persona
a cui chiedere: il suo amato nonno. Ma lui è restio a parlarne. Milena è convinta che nel passato della sua famiglia ci sia un segreto che può aiutarla a capire il suo presente. Eppure, a volte, quello che è stato sepolto dagli anni è meglio che rimanga tale. Perché in gioco possono esserci bugie molto pericolose.
CRISTINA CABONI
Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. Con Garzanti ha pubblicato i bestseller Il sentiero dei profumi, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti, La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice.