Mercoledì 3 Luglio, daremo spazio a Giacomo Cacciatore, autore di PICCOLA ITALIANA romanzo storico ambientato durante il ventennio.
Sotto il regime fascista, Agata Amodio viene abbandonata sulla soglia di un istituto gestito da suore. La piccola crescerà lì, dimostrandosi presto “diversa”: bizzarra, riottosa e autonoma in un contesto in cui l’autonomia non è affatto prevista. I suoi rapporti con le religiose e con le insegnanti non saranno facili. Né quelli con le compagne di scuola. Per il suo temperamento, Agata diventerà un “caso” da sottoporre
all’inquietante psichiatra dottor Marcus e alla sorveglianza della vigilatrice Itala Calcaterra, da sempre invaghita di Mussolini e persa in vaneggiamenti su una possibile storia d’amore con lui. Agata riuscirà a disinnescare ogni tentativo di farsi ridurre all’obbedienza e alle regole. Refrattaria al sentimento, la bambina si legherà soltanto a Virginia Levi, una coetanea ebrea. Sempre più isolate in un contesto sociale dominata da una propaganda di regime che avvelena ogni rapporto, le due finiranno per stringere uno strano “patto d’amicizia”del tutto simile a quello che Italia e Germania firmeranno di lì a poco...
«Cacciatore centra il bersaglio con la perizia del fuoriclasse» (Salvatore Ferlita, la Repubblica)
«Giacomo Cacciatore, con la forza della letteratura, ci riporta alla realtà» (Antonio Calabrò, Il Giorno)
Giacomo Cacciatore è nato in Calabria nel 1967, ma vive da sempre a Palermo. Ha collaborato per una decina d’anni come narratore e corsivista con «la Repubblica». Ha pubblicato sei romanzi: L’uomo di spalle (Dario Flaccovio, 2005), Figlio di Vetro (Einaudi, 2007), Salina, la sabbia che resta (Dario Flaccovio, 2010), La differenza (Meridiano Zero, 2014), Se tornasse Natale (Baldini&Castoldi, 2015), Uno sbirro non lo salva nessuno (Dario Flaccovio, 2017). Alcuni suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania e Spagna. Con il saggio Il terrorista dei generi. Tutto il cinema di Lucio Fulci, scritto con Paolo Albiero (Un mondo a parte, 2005; edizione ampliata Leima, 2015), ha vinto il Premio Efebo d’Oro speciale 2005 per il miglior libro di cinema.